Thursday, October 15, 2009

CRISTINA PARK HYO-KANG E NA YUN-KYU IN UNA "SERATA DI BEL CANTO" A ROMA.

IL SOPRANO CRISTINA PARK HYO-KANG IN UNA “SERATA DI BEL CANTO” CON IL BASSO NA YUN-KYU, OSPITE D’ONORE, E LA NEO DIPLOMATA IN CANTO LIRICO ANGELA LEE DUK-IN. Accompagnamento al pianoforte di Alessandro VIALE. Bel canto che ci giunge da artisti coreani. Programma di brani d’opera con le note di Mozart, Puccini, Rossini, Verdi e Boito. Sponsorizzazione della Società “GALA Energia pulita”.
Chiesa Metodista, via XX Settembre 123, Roma. Il 13 ottobre, 2009, ore 21.00.
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di Ettore Mosciàno




E’ bene dire, innanzitutto, dell’eleganza formale dell’evento: una sapiente e curata presentazione grafica del programma, come anche dell’ambientazione, con acustica rispondente e nitida. Introduzione chiara e disinvolta della giovane Sara Pizzei. Sponsorizzazione della Società di consulenza specialistica, produttrice e fornitrice di energia elettrica “GALA Energia pulita”.

Serata di notevole spessore professionale e culturale, di consistente programma con numerosi brani d’opera. Avvincente e rigorosa partecipazione del pubblico che occupava l’intera grande Chiesa. Artisti di nazionalità coreana, con grande padronanza della lingua italiana, consistenti e rigorosi studi, numerose esperienze della professione del Bel Canto.

Assoli e duetti dei tre protagonisti in arie liriche ben conosciute ed impegnative, che hanno richiesto rigore e polso, in quanto esse si prestano a facile e spontaneo confronto con le voci storiche del Bel Canto.





Il soprano Cristina Park Hyo-Kang
(foto:Achille La Pera)








Il soprano Cristina Park Hyo-Kang ha gran bella voce, duttile ed agile, con varietà di colore, forza di penetrazione ed estensione, capacità virtuosistiche e timbri drammatici e di intenso volume, un portato di spiegata cantabilità. Ha eleganza del gesto e del movimento, agilità dell’ornamentazione e della dizione. Vocalità in piena padronanza, fascino vocale e personale avvincente. L’abbiamo ammirata nel “Vissi d’arte, vissi d’amore” dalla “Tosca” e ne “Un bel dì vedremo” dalla “Madama Butterfly”, entrambe opere di G. Puccini, nell’aria “E’ strano! Ah! fors’è lui” dalla “Traviata” di G. Verdi, nel divertente e spassoso duetto “Buffo di due gatti” di G. Rossini, assieme al basso Na Yun-Kyu.

Presenza avvenente e figura elegante quella della signora Park Hyo-Kang, plurilaureata in Canto Lirico e Musicologia presso l’Università di Mopko e l’Università Sung-Shin Women’s in Corea del Sud. Ella ha partecipato a numerosi festivals, recitals, opere; ha tenuto più di 400 concerti in diverse nazioni: Corea del Sud, Stati Uniti, Giappone, Italia, Francia,Austria, Svizzera ed Ecuador. Si è diplomata al Conservatorio “Pietro Mascagni” di Livorno e al Corso di Perfezionamento per Canto operistico presso l’Accademia del “Centro Studi Musicali” di Sondrio e Milano. E’ stata vincitrice del Concorso Internazionale “Renata Tebaldi” nel 2000, “Pietre Liguri” nel 1998, “Sanremo Musica Classica” nel 1998. Ha debuttato già in numerose opere di Donizetti, Verdi, Mozart, Puccini, Mascagni e Leoncavallo. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti come “Migliore cantante”, “Miglior Professore” e “Migliore Artista” negli anni tra il 1997 e il 2005. Specializzata anche in musica sacra per le opere “Messa da Requiem” di Verdi e di Mozart, “Stabat Mater” di Pergolesi, “Stabat Mater” e “Messe Solennelle” di Rossini. Dal 2004 è Direttore dell’Accademia Musicale Internazionale “Vissi d’arte-Vissi d’amore” a Roma.

Nel suo CD “Amazing Grace” dell’etichetta Phoenix Classic, del marzo 2009, Cristina Park Hyo-Kang ha registrato con il Quintetto d’Archi di Roma un’ampia serie di brani sacri in inglese, latino, coreano (“Amazing Grace” di John Newton, “Ave Maria” di Giulio Caccini, “Laudate Dominum” di W.A. Mozart, “Ave Maria” di F.P. Schubert, “Ave Maria” di C. Gounod, “Panis Angelicus” di C. Frank, “Agnus Dei” di G. Bizet, “The Lord’s Prayer” di A.H. Malotte, “You raise me up” di R. Loyland, “Because He lives” da “Alleluia” di W. J. Gaither, “Nearer, my God to Thee” di L. Mason, “The Lord is my shepherd” di Un-Young Na, “Tough I don’t have treasures” di Duk-Shin Choi, “Mission” di Kwon-Hee Lee, “The Blessing of God” di Sang-Woo Shin e “Someone is prayng for you” di Lanny Wolfe“).
Con questo CD, la soprano Cristina Park Hyo-Kang ha voluto lanciare a tutta l’umanità un messaggio di speranza e di pace, di serenità e di sollievo, soprattutto per le persone che soffrono, con le quali ella sente il bisogno di condividere le preghiere e la sua musica.

Il basso Na Yun-Kyu ha voce controllatissima con morbidezze giocose: l’abbiamo ascoltato in “Buffo di due gatti” di G. Rossini, in duetto con il soprano Cristina Park Hyo-Kang, in “Non più andrai” dalle “Nozze di Figaro” di W.A. Mozart e in “La calunnia è un venticello…” dal “Barbiere di Siviglia” di G. Rossini; ma il Maestro Na Yun-Kyu ha anche timbri più gravi e di consistenza drammatica, come abbiamo potuto ascoltare in “Ecco il mondo” dal “Mefistofele” di A. Boito, ne “Il lacerato spirito” dal “Simon Boccanegra” di G. Verdi e in “Ella giammai m’amò” dal “Don Carlos” di G. Verdi.
Arte interpretativa, quella del basso Na Yun-Kyu, di molta naturalezza nel legato di note scure e più chiare, nella comprensibile dizione, nella spigliatezza e spontaneità del gesto.

Na Yun-Kyu è laureato in canto lirico presso l’Università di Jung-Ang a Seul ed ha conseguito diplomi in Italia presso l’Accademia Rossiniana, l’Accademia di Nino Rota, Bon Parti; ha seguito un Corso di Perfezionamento con il M° Gianni Raimondi. Premiato in concorsi internazionali di “Gionta”, “Ostra”, “Vinas, “Lauri Volpi, “Salerno”. Ha debuttato nell’opera “Il Barbiere di Siviglia” al Teatro Rossini ed è stato interprete di numerose altre opere famose, come “Ernani”, “Don Carlo”, “Nabucco, “La Bohème”, “Turandot”, “Don Giovanni”, “Le nozze di Figaro”, “Rigoletto”, “Lucia di Lammermoor”. Dal 1993 insegna ai giovani cantanti presso le Università di “Jung-Ang”, “Mok-Won” e “Chu-Ghe” in Corea del Sud. Ha partecipato a più di 700 concerti e festivals nel mondo (Stati Uniti, Canada, Australia, Russia, Francia, Austria, Spagna, Giappone, ecc.) Dal 2003 è Direttore Artistico dell’Ensemble “Ye-In” e Direttore del "Coro Dream Singers” con il quale si è esibito con grande successo in America.

La giovane soprano Angela Lee Duk-In, laureata in canto lirico all’Università di Sung-Shin Women’s in Corea del Sud, è anche diplomata in canto presso l’Accademia Musicale Internazionale “Vissi d’arte, vissi d’amore” di Roma. Ha iniziato la sua carriera come solista nel "Coro Dream Singers” ed ha partecipato a molteplici concerti in America, Singapore, Italia, Francia, Corea del Sud. L’abbiamo ascoltata in duetto con il basso Na Yun-Kyu in “Là ci darem la mano” dal “Don Giovanni” di W.A. Mozart e in “O mio babbino caro” dal “Gianni Schicchi” di G. Puccini. E’ voce già di buona padronanza, estensione e colore, che ha saputo dare alle arie presentate delicatezze appropriate, brio e carattere, capacità espressiva e chiarezza.

Il giovane Maestro al pianoforte, Alessio Vitale, è già abile professionista di ottima scuola. Diplomatosi al Conservatorio dell’Aquila, è compositore di musiche orchestrali e da camera, per la televisione ed il cinema. Ha partecipato a numerosi eventi. Ha chiara tecnica, padronanza del ritmo e del campo armonico, leggerezza di comunicazione nelle melodie.

Molti e ripetuti applausi. Artisti più volte richiamati. Serata rasserenante per la grazia amabile delle armonie.

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Tuesday, October 13, 2009

“ROLAND-EXTRAVAGANZA” in “NIGHT OF THE KEYS” all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

La nota casa giapponese Roland, produttrice di strumenti musicali, ha presentato il mondo nuovo della musica digitale-computerizzata. Esecuzioni con gli strumenti nella gremita Sala ‘Sinopoli’ all’Auditorium Parco della Musica di Roma. L'Orchestrazione possibile con unico strumento integrato di timbri, contaminazioni di generi musicali, resa di accordi multipli ed amplificazioni. Maestri di fama internazionale si sono esibiti usando i nuovi strumenti computerizzati a tastiera: organo, pianoforte, fisarmonica, clavicembalo e sintetizzatore. Serata brillante,
piena di ritmi e fantasie musicali, molto apprezzata dal pubblico.
Auditorium Parco della Musica di Roma, 4 ottobre 2009, ore 21.
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di Ettore Mosciàno








Modelli dei nuovi strumenti in un raffinato design di linee e colori che riproducono le forme classiche degli strumenti tradizionali, ma all’interno non hanno casse di risonanza, corde metalliche, martelletti e ance. Le tastiere di questi nuovi strumenti digitali inviano comandi ad un cervello elettronico. Si ha così una perfetta riproduzione e definizione degli strumenti musicali classici, ma con l’arricchimento di una ampia gamma di registri, timbri, amplificazioni.

Non più timori ed ansie di prestazione per umidità di ambienti o di accordi, risonanze acustiche inadatte, manutenzioni particolari delle parti; il digitale ci dà la possibilità di una costante produzione timbrica, oltre alle numerose contaminazioni di generi musicali diversi, possibilità di passaggi rapidi, inclusioni ed esclusioni strumentali. Continua un’innovazione, quindi, come sempre è avvenuto nella storia degli strumenti musicali.

Il Gruppo ROLAND, fondato da Ikutaro Kakehashi nel 1972, è presente in oltre 60 paesi ed ha stabilimenti produttivi in tutto il mondo. Nuove architetture per la generazione del suono, strumenti musicali amati e apprezzati dai migliori musicisti del mondo. La Roland produce sintetizzatori, effetti per chitarra, batterie elettroniche, organi liturgici, pianoforti digitali, clavicembali e fisarmoniche, garantendo le migliori tecnologie e il massimo dell’innovazione.
In Italia, la Roland è presente dal 1986 e si trova ad Arese (MI).

Una nuova vita per la musica. Nuova vita di ascolto musicale per noi, con suoni di altissima qualità, diffusione tridimensionale di suoni, avvolgenti e reali. Suoni ricchi e pieni, con cui si può addirittura riprodurre quello dell’ambiente in cui si vuole che lo strumento sia collocato (con il sistema Roland RSS, ad esempio, si può avere un organo che riverbera in una grande cattedrale, in una chiesetta o in una sala da concerto; oppure, il sistema Roland C-330 che, utilizzando “gli speaker satelliti” applicabili alle pareti o al soffitto, ci consente di amplificare il suono con una gradazione a nostro piacimento).




(Hector Olivera e l'organo liturgico T-908)
















(L'organo Atelier AT-900)













Il Maestro argentino Hector OLIVERA, da molti considerato il più grande organista contemporaneo, ha dato dimostrazione delle diverse possibilità sonore dell’organo liturgico ROLAND-RODGERS T-908, eseguendo una serie di pezzi musicali classici, producendo suoni del tutto simili a quelli di reali organi a canne; ed ancora, con l’organo elettronico ROLAND-ATELIER AT-900 ha eseguito una serie di brani musicali ‘evergreen’, affinché tutti potessero seguire ed apprezzare la musicalità dei nuovi strumenti; ed ha eseguito anche musica contemporanea e musiche da film, in un crescendo di inserimenti di varie parti orchestrali e sottofondi musicali, con grande apprezzamento ed entusiasmo del pubblico che, meravigliato, lo ha a lungo applaudito. Grande impressione, suggestione ed ammirazione per il Maestro, inoltre, soprattutto per l’esercizio e la tecnica delle mani sui diversi piani delle tastiere e l’uso rapidissimo, molto articolato, dei piedi sui diversi pedali: tutto in ripresa diretta della telecamera che riproduceva immagini su un grande schermo.

(Enrico Pieranunzi ed il piano digitale RG-7)


















Il Maestro Enrico PIERANUNZI, pianista-compositore-arrangiatore, che unisce da tempo improvvisazione jazzistica e musica classica, premiato più volte come Miglior Musicista dell’anno nel Top della musica jazz, ha usato un ROLAND digitale a coda Grand Piano RG-7. Strumento di raffinata bellezza, di attento e rispettoso design della forma classica del piano a coda. Tre brani eseguiti con questo pianoforte dal Maestro Pieranunzi (“El canto de los dias”, “Improblue” e “Horizontes finales”) ci hanno dato la possibilità di notare e comprendere un sistema di amplificazione singolare e la versatilità del nuovo strumento digitale che ha dei “Moving keys” (chiavi di funzione che azionano fisicamente i tasti); inoltre, il pianoforte Roland RG-7 ha un lettore CD incorporato, 50 brani jazz e classici da usare come sottofondo; ha porta USB per la riproduzione e anche file audio. Molti applausi per la singolare performance del maestro, che rivela sempre un particolare tocco della tastiera, oltre ai “giuochi sapienti” dell’improvvisazione jazzistica.

(Sergio Scappini e la fisarmonica digitale FR-7x)

Il Maestro Sergio SCAPPINI, fisarmonicista del Teatro alla Scala di Milano, vincitore di numerosi premi in Italia e all’estero, ha suonato una “Fantasia di Gershwin” ed una “Fantasia partenopea” su una fisarmonica digitale ROLAND V-Accordion FR-7x. Design e forma classica dello strumento a tastiera, con suoni di ampia gamma musicale e registri per un meraviglioso giuoco di accordi, colori, variazioni tematiche. Si è avuta quasi la sensazione di una competizione della fisarmonica con le strabilianti variazioni timbriche e coloristiche degli organi suonati da Hector Olivera. Impressione consistente e vicina alla realtà, dovuta all’alta competenza musicale e alla padronanza tecnica dello strumento da parte del Maestro Scappini, che ha saputo e potuto permettersi di coinvolgerci completamente nelle variazioni di registri e virtuosismi, sonorità jazzistiche, armonie e melodie. Tanto per dire la complessa varietà e l’ampia gamma di suoni ottenibili dai due strumenti e la resa degli stessi con l’applicazione delle nuove tecnologie digitali.

(Ruggero Laganà e il clavicembalo digitale Roland C-30)














Il Maestro Ruggero LAGANA’, pianista, clavicembalista e compositore, vincitore di numerosissimi premi internazionali, docente di armonia, analisi e tastiere storiche al Conservatorio G. Verdi di Milano, ha suonato un clavicembalo digitale ROLAND C-30, eseguendo un’aria dalle “Variazioni Goldberg” di Bach, “Les barricades mysterieuses” di Couperin, la “Passacaglia in Sol minore” di Haendel e le “Sonate K-27 e K-380” di Scarlatti. Strumento innovato dall’alta tecnologia, il clavicembalo ROLAND ha la capacità di mescolare sonorità rinascimentali e barocche, ma con potenzialità moltiplicate, stabilità di accordatura, passaggi musicali facilitati. La musica d’epoca esce finalmente a nuova vita dalle mani esperte di uno dei maestri sperimentatori delle nuove tecnologie. Capacità e filosofia culturale di Ruggero LAGANA’.

(Howard Jones e il sintetizzatore digitale Roland V-Piano)






Il Maestro Howard JONES, musicista inglese, ai vertici delle classifiche europee e disco di platino, tra i più accreditati e riconosciuti artisti del pop mondiale, ha eseguito una varietà di pezzi da lui composti. Brani da “Ordinary Heroes”, su un sintetizzatore ROLAND V-Piano che può essere regolato e suonato come uno dei migliori pianoforti a coda, poiché lo strumento nuovo della Roland, migliorato rispetto ai modelli precedenti, ha un generatore sonoro che consente di modificare i suoni secondo i timbri dei migliori pianoforti esistenti al mondo. Grandi applausi, soprattutto dai fans del maestro, accorsi in gran numero all’Auditorium.

Come appare evidente da quanto finora riportato, la ROLAND si è avvalsa della collaborazione di grandi maestri della scena musicale accreditati a livello mondiale. Strumentazione per alta professionalità, senza timori nell’affrontare il mondo musicale del futuro.
Musica avvolgente e per tutti i gusti, quindi, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Grande serata.
Impresa della ROLAND di grande valore nell’arte, nella tecnologia, nella diffusione della cultura, alla quale si deve plauso e riconoscenza.

(ROLAND Italy SpA è in Via delle Industrie, 8 – 20020 Arese (MI); e.mail: info.musica@roland.it – internet. www.roland.it ; Tel. 02.937.781- fax 02.935. 81.312).


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